Titolo: LILIUM - Il Sortilegio del Calice d’Oro
Autrice: Sara Chiatante
Uscito: 3 giugno 2019
Pagine: 336
Prezzo: 15,91 euro su
kindle: 3,99
euro
Trama:
Gardelium,
XVII secolo d.C.
Un giovane
soldato si risveglia su un campo di battaglia, in fin di vita: circondato da
migliaia di cadaveri, le sue ferite sono tali da non permettergli nemmeno di
alzarsi. Una donna stupenda e misteriosa, però, fa la sua comparsa
proponendogli uno scambio di anime: ogni volta che ruberà la purezza di una
fanciulla inducendola alla morte, un calice nascosto in una chiesa inizierà a
riempirsi di sangue; solo quando ne sarà colmo fino all’orlo, il ragazzo potrà
considerarsi un immortale. Ma cosa succederebbe se qualcuno scoprisse il suo
segreto? Quanto tempo potrebbe restargli se la sua promessa improvvisamente
vacillasse? E quali conseguenze si verificherebbero se per la prima volta
iniziasse ad amare?
Prologo:
Una ragazza
cammina dall’altro lato della strada, i lunghi boccoli castani riversi sulla
schiena coperta da un mantello nero che arrivava fino a terra. Lo guardò per un
millesimo di secondo, fermandosi, negli occhi chiari un invito silenzioso che
non avrebbe mai espresso a parole; poi gli diede le spalle e sparì dietro l’angolo
di un edificio là vicino, sfiorando il muro a lui visibile con le dita di una
mano, Doveva averla. Doveva assolutamente essere sua. Assicurandosi di avere
ancora il volto ben celato dalla maschera, seguì la fanciulla con un’urgenza
quasi famelica, la mano stretta sull’elsa della spada nel fodero per usarla in
caso ce ne fosse stato bisogno.
Come l’ultima
volta. Girò l’angolo dietro il quale aveva visto scomparire la ragazza senza
nome, ansioso di averla tra le braccia e di stringerla a sé con tanta forza da
rischiare di toglierle la vita. Rise di se stesso a quel pensiero, ma il
sorriso che gli si era formato tra le labbra si raggelò istantaneamente in un’espressione
di puro terrore. Si ritrovò di fronte a un vicolo buio tra due palazzi enormi,
un posto che probabilmente non aveva mai conosciuto la luce del sole: alcune
casse vuote erano state accatastate una sopra l’altra in fondo al muro, in modo
disordinato e disinteressato, e solo una finestra dei due edifici era rivolta
su quella stradina sottostante. Ma non fu questo a immobilizzare il ragazzo.
Sembrava che la fanciulla senza nome si fosse volatilizzata in quello che era a
tutti gli effetti un vicolo cieco, senza vie d’uscita. E lui era rimasto da
solo. (in collaborazione con l’autrice).
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